giovedì 18 luglio 2013

Vivere e morire a San Lucido

"Vivere e morire a San Lucido"

La vita è appesa ad un filo di merda, ma a volte non ce ne rendiamo conto. Ho sempre detestato fili, lacci, emostatici & cose. Detesto anche gli spaghetti, perché si attorcigliano e a me le cose che si attorcigliano mi fanno senso, mi ricordano il nostro passato da rettile, dentro il brodo primordiale che è capace solo di avanzare, che non riflette, ma pulsa, come la luce innaturale. Come il dolore sotto la pelle. Dentro di noi, e così sia! Merda!

Ho sempre detestato tutto ciò che scorre e fluisce, fosse anche il liquido amniotico da cui sono nato e che mi ha protetto, credo ci sia solo falsità in esso, come nello sperma del resto, il più delle volte, mas o meno. Fanculo! Sto male, ma tanto a chi frega qualcosa di me, del mio dolore e del mio ego, spropositato per un giovane uomo che non supera il metro e sessanta. Ma ne ho altri 40 sotto, di centimetri e non parlo della misura del mio pene. Merda!

La vita è appesa ad un filo di merda, ma a volte non vogliamo o non possiamo rendercene conto.
Siamo ciechi, siamo sordi, al dolore, alla nostra reale natura, di scimmie al carbonio imprigionato dentro un sogno di ossa, sangue, nervi, cellule! Dannate cellule, dannato umorismo neurale! Dannato me! Dannato! Mai nato! Damiano! Demonio. I greci sapevano tutto, e adesso sono rimasti senza niente. Come me. Perché?

Ecco ciò che siamo, portatori sani dentro un flusso di acque torbide, di cui molto probabilmente non verremo mai a capo. Mais, non lo mangio mai! Quasi mai. Quasi mai capiamo il motivo eppure ci siamo passati tutti, più o meno, ora e per sempre. A me è capitato forse troppo presto per essere consapevole, per essere vigile, urbano, borghese, merda!

Siamo andati a cercare noi stessi dentro un lago di catrame, di sangue e speranze. Avevamo una buona stella o ce la siamo procurata di seconda mano. Da qualche parte, dove il dolore ha incrociato le lacrime per baciarle, per conoscerle e rapirle. Via con me. Tu tu ru ru rù!

In questa vita, in questa lava di sofferenza e di fatalità...

Oggi non è un buon giorno per morire. Oggi non è un buon giorno per vivere.


(ad un amico!)

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